Là dove la Dora Baltea, spina dorsale della Valle d’Aosta, piega di 90° verso Sud, si trova Saint-Vincent. Del passato della cittadina restano testimonianze significative, in particolare romane (il ponte sulla strada del Montjovet) e medievali (la parrocchiale di S. Vincenzo). La scoperta, alla fine del Settecento, di una sorgente di acqua minerale curativa ha gradualmente trasformato il luogo in un rinomato centro di turismo termale: per tutta la seconda metà del XIX secolo l’alta società dell’Italia settentrionale, seguendo l’esempio della famiglia reale, "passa le acque" a Saint-Vincent. La costruzione nel 1900 dell’ampio stabilimento Fons Salutis dà l'avvio a un’intensa stagione di sviluppo alberghiero e alla definitiva consacrazione mondana della cittadina, divenuta ormai la “Riviera delle Alpi”; nel 1907 si inaugura il Grand Hotel Billia, elegante edificio liberty, oggi, oltre che raffinato albergo, organizzatissimo centro congressi.
Completano l’offerta turistica gli impianti sciistici al colle di Joux (km 15), che nella stagione invernale costituiscono una grande attrattiva per gli amanti della neve, e il Casino de la Vallée, aperto nel 1947, di notorietà internazionale.
Lo stabilimento Fons Salutis, la “fonte della salute”, si trova a pochi minuti dal centro, facilmente raggiungibile anche per mezzo di una funicolare che, dalla piazza della parrocchiale, in due soli minuti supera i 62 m di dislivello. Qui, nel 1770, l'abate G.B. Perret, naturalista, incuriosito dal colore ferruginoso dell'acqua che sgorgava dalla viva roccia, provvide a farla analizzare, scoprendo che le sue qualità oligominerali erano indicate per la cura di alcune malattie gastroenteriche ed epatiche.
A partire dall’Ottocento inizia lo sfruttamento della fonte che culmina nel 1900 con la costruzione della funicolare e del primo complesso di raccolta ed erogazione delle acque a fini terapeutici su un’area di 2600 mq, con saloni, sale di soggiorno, studi medici e laboratori. Un nuovo stabilimento idropinico, inaugurato nel 1960 e progettato secondo i criteri più avanzati della scienza termale, occupa il ciglio di ponente del parco che, dagli anni Venti, fronteggia l’antico impianto e sovrasta il paese con una vasta terrazza coperta semicircolare, vero e proprio balcone panoramico sulla grande vallata della Dora Baltea. Il pianterreno, di fianco al viale di accesso e attiguo alla stazione della funicolare, ospita la biglietteria, gli uffici della direzione amministrativa e il grande salone delle mescite. All'interno del grande parco, un viale con alberi secolari e un giardino uniscono il vecchio al nuovo stabilimento. All’ingresso, due busti marmorei ricordano, oltre lo scopritore delle acque, il dottor Pescarolo, scienziato che per primo ne approfondì l'uso terapeutico.
A Saint-Vincent, ogni anno, le terme organizzano le settimane della salute con cicli di terapie e attività di intrattenimento ludico e musicale.