Istituita nel 1990, la riserva è una preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana. L'area protetta, situata interamente nel comune di Mezzani (PR) tra le foci dei torrenti Parma ed Enza, si estende per 66.000 m2 e tutela un tratto di quasi 5 km dell'antico alveo fluviale in cui, fino alla metà dell'Ottocento, scorrevano le acque del torrente Parma prima di confluire nell'Enza.
Il ramo fluviale abbandonato, detto Parma Morta, è oggi una zona umida importante che accoglie piante e animali che non trovano più spazio nell'ambiente circostante: anfibi, rettili, uccelli frequentano le acque stagnanti, coperte da lenticchia d'acqua; lungo le rive crescono carici e altre elofite, mentre intorno si osservano arbusti di frangola e limitati lembi di bosco planiziale con farnia, olmo e acero campestre.
La ciclabile che segue il corso dell'argine maestro lungo tutta la Bassa parmense da Coenzo a Polesine Parmense costeggia per tutta la sua lunghezza la riserva. Il suo percorso sopraelevato è un buon punto di osservazione per esplorare l’area.
Il centro visite, sede degli uffici della riserva, è situato a fianco del municipio di Mezzani e ospita anche una piccola biblioteca con testi di argomento ambientale.
I Parchi del Ducato comprendono: Parco Fluviale del Taro, Parco Fluviale del Trebbia, Parco dei Boschi di Carrega, Parco dello Stirone e del Piacenziano, Riserva Monte Prinzera, Riserva Naturale dei Ghirardi, Riserva Parma Morta, Riserva Naturale Torrile e Trecasali, Parco Provinciale del Monte Fuso.